Due giovani creativi trovano uno spazio speciale a Sarzana, in un palazzo del 1500, gli anni di storia non pesano affatto in queste stanze che adesso parlano di loro, e si trasformano con la loro visione del mondo.
Dare voce alle pareti con decorazione vintage
Immaginatevi un palazzo antico, risalente al 1500, posizionato strategicamente sulla via Francigena e usato come rifugio dai pellegrini che cercavano di raggiungere Santiago o Gerusalemme. Adesso pensate a due giovani professionisti, uno fotografo e l’altra pasticciera sperimentale, che, mezzo millennio dopo, decidono di abitarla.
Il risultato è un appartamento, alle porte del centro di Sarzana, composto da living, cucina, studio, bagno e terrazzo. Struttura e disposizione delle stanze sono rimaste esattamente la stesse, escludendo solo alcuni interventi all’inizio del ’900 (torretta e vetrate Liberty), con tubi a vista, vecchi infissi in legno e i tipici soffitti in canniccio.
Le pareti sono completamente rivestite di quadri, foto, locandine, libri e addirittura maschere tibetane e kriss malesi: «Nulla è stato premeditato, tutto avviene in modo naturale. Non abbiamo scelto cosa appendere, abbiamo appeso ciò che ci piaceva e poi riadattato il tutto per il miglior colpo d’occhio possibile», spiega Massimo, il fotografo.
La cucina, poi, funge anche da gigantesco scrapbook, dove ogni ospite può lasciare un segno del suo passaggio in maniera creativa e originale. Le case sono le persone che le vivono e gli oggetti che le arredano: cambiano, si riempiono e respirano insieme a loro. Tutto è in movimento e tutto continuerà a muoversi, sulla vecchia via Francigena.