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Appartiene al ceppo dei grandi cani bianchi del Centro Europa, stirpe antichissima di guardiani e del gregge dal carattere diffidente e bellicoso, arrivato in Italia dal Medio Oriente. L’area di maggiore diffusione di questa razza è piuttosto vasta: va infatti dalla Provincia di Grosseto all’alto Lazio, passando per l’Umbria del sud, l’Abruzzo, il litorale molisano e la Puglia del nord.

Il pastore abruzzese è stato a lungo apprezzato dai pastori in quanto molto resistente all’attacco dei lupi; infatti, ancora oggi, questa razza viene impiegata contro i lupi. Un progetto del WWF prevede di assegnare agli allevatori dei soggetti ben addestrati per difenderli da eventuali attacchi del predatore e scongiurare in questo modo una nuova caccia selvaggia a questo animale protetto dalla legge ma sempre a rischio di estinzione.

Pastore

Descrizione

La coda è attaccata bassa e oltrepassa il garretto. Tenuta sempre pendente a riposo, è invece portata eretta, sulla linea del dorso, quando il cane è in allerta o è eccitato. Il bianco uniforme è il colore che lo contraddistingue. Tollerate le sfumature avorio o arancio pallido, purché limitate nel loro numero. Il mantello è molto abbondante, lungo, piuttosto ruvido al tatto. È tollerata una lieve ondulazione. Il sottopelo è abbondante durante la stagione fredda. Gli occhi non sono grandi in relazione alla taglia del cane. Il loro colore è ocra o marrone scuro. La rima palpebrale a mandorla. Le orecchie sono attaccate molto alte, a “V”, sono pendenti ma molto mobili. La testa è grande e piatta, di forma conica. Ricorda la testa dell’orso bianco. Il cranio è largo.
Il suo peso si aggira tra i 30 – 45 kg, ma supera sempre i 55 kg per i maschi ed i 45 kg per le femmine.

Pastore-Abruzzese

Carattere

Cane dotato di grande fierezza, dignità e tempra, ha temperamento molto forte, sicuro e indipendente. Spesso viene definito un “quasi felino”. Resta comunque legato al padrone da un affetto profondo, quasi “maschio” nel senso che pretende di essere rispettato per rispettare a sua volta il leader. Con gli estranei si dimostra generalmente diffidente, ma evita qualsiasi forma di aggressività quando non strettamente necessaria.

Alimentazione

Il pastore Abruzzese è un animale che non ha grosse pretese alimentari. Un tempo il loro regime alimentare era molto scarso e questo ne ha temprato fortemente le sue caratteristiche.
Il fabbisogno alimentare è variabile da individuo ad individuo e si aggira intorno ai 600 gr di carne al giorno.
Chiaramente la quantità di cibo necessaria varia anche per altri fattori.
Un cane che lavora ha bisogno di una quantità di cibo maggiore viceversa un cane che svolge una vita sedentaria deve ricevere una quantità di cibo inferiore.
Si potrebbe dire che forse è più pericoloso un eccesso di alimenti di una scarsa alimentazione, infatti, anatomicamente il loro apparato digestivo è molto corto e spesso una razione troppo ricca potrebbe dar luogo a problemi come  la torsione dello stomaco, una patologia che colpisce i cani di grossa taglia e che spesso è causa di morte.
Per evitare che il cane possa avere di questi problemi occorrerà, quindi, suddividere la razione giornaliera in più pasti in modo da evitare che il cane possa avere una razione troppo grande.
Questo si rende necessario nelle cagne che hanno cuccioli poiché in questa fase il loro fabbisogno giornaliero può arrivare fino 4 kg di carne al giorno.

Carne o Mangime?

Una delle domande più ricorrenti che spesso vengono proposte è quella legata al tipo di alimento da somministrare ai nostri cani. Oggi esistono in commercio moltissimi mangimi i grado di sopperire al fabbisogno energetico dei nostri animali.
Sicuramente questo non vuol dire che la carne non sia un buon alimento, infatti, questi cani sono cresciuti alimentandosi con quello che il pastore riusciva a recuperare per loro: in genere siero di latte ma
anche scarti di macellerie o pane secco. Molti ritengono che cucinare la carne sia meglio che darla cruda perché così si eliminano possibili microbi o addirittura perché “cosi il cane non mangia gli animali da cortile”. In realtà l’alimentazione cruda ha i suoi benefici: la cottura riduce il potere alimentare della carne e ne abbassa il contenuto di vitamine. Non bisogna poi pensare che lo stomaco dei cani sia come il nostro. I cani sono in grado di sopportare e digerire alimenti indigesti per l’uomo ed hanno sicuramente meno problemi di noi. Si può ritenere quindi che la carne cruda è un ottimo alimento per questi cani e che quindi si può tranquillamente alimentare questi cani con carne ed ossa cruda. Recenti studi, inoltre, hanno dimostrato  che i cani alimentati con il metodo BARF (Biologically Appropriate Raw Food) hanno molto meno probabilità di essere afflitti da displasia.

Cane-pastore

Cane-razza-Pastore-Abruzzese

Pastore-Abruzzese

Le ossa sono pericolose?

Un’altro mito da sfatare è quello che le ossa che non devono essere assolutamente date ai cani.
Le ossa specie quelle di pollo sono facilmente frantumabili dai cani e contribuiscono a soddisfare l’enorme fabbisogno di calcio di cui questi cani hanno bisogno specie nel periodo di crescita dove possono arrivare a crescere di 300 grammi al giorno. Le ossa, inoltre, contribuiscono ad eliminare dai denti residui di cibo che a lungo andare possono provocare problemi alla dentatura del cane con la comparsa di carie. Sicuramente un pericolo esiste per via dei frammenti di ossa che possono provocare danni all’apparato digerente ma questo problema può essere facilmente superato eliminando le ossa lunghe, specie quelle di tacchino e coniglio che per loro conformazione tendono a scheggiarsi ed ad essere taglienti. Un tempo, quando questi cani vivevano  con i pastori, la loro alimentazione era molto povera. I pastori preparavano loro dei pastoni formati dal siero di latte e dal pane che avanzava. Si trattava di un alimento estremamente nutriente che però non era presente per tutti i periodi dell’anno. In alcuni casi i cani provvedevano da se cacciando piccoli roditori lucertole  o semplici grilli. I pastori più legati ai loro cani facevano portare insieme ai rifornimenti anche scarti di macellerie che però finivano subito dopo qualche ora.