La provincia di Isernia è una delle due province della regione Molise. Confina a Nord con l’Abruzzo, a Sud con la Campania, a Ovest con il Lazio. Conta 52 comuni, di cui solo due, Isernia e Venafro, superano i 10.000 abitanti.
Isernia in latino (Aesernia) è una città italiana terza del Molise per popolazione dopo Campobasso e Termoli, e capoluogo dell’omonima provincia. Il territorio è prevalentemente montuoso e accoglie un ingente patrimonio boschivo e naturalistico.
Nella provincia di Isernia si trovano infatti numerose aree protette come il settore delle Mainarde del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, le due Riserve Naturali Orientate di Collemeluccio e Montedimezzo. Il Giardino della flora appenninica di Capracotta, l’Oasi naturale del WWF “Le Mortine” di Venafro e la Riserva naturale orientata di Pesche. Verso Sud-Ovest, le montagne lasciano il posto alle colline e alle pianure (piana di Venafro).
Peculiarità del territorio è inoltre la presenza dei Tratturi, larghi sentieri erbosi, pietrosi e in terra battuta, originatesi dal passaggio e dal calpestio degli armenti e rimasti per lunghi tratti riconoscibili e percorribili. Oggi sono tutelati come bene archeologico.
Etimologia del nome
L’origine del toponimo Isernia non ha una provenienza certa. Una delle ipotesi principali è che il nome provenga dalla radice indoeuropea «ausa», che vuol dire «acqua». Questa radice, infatti, ha dato origine a molti nomi di luoghi e città in tutta Europa. Ulteriori ipotesi prevedono che il nome provenga dalla radice sannitica Aiser, che significa “Dio”. Questo darebbe un’aura sacrale al nome della città, accresciuta anche dal fatto che la radice Aiser, in lingua Etrusca, significa “Dèi”. Entrambe le etimologie suggeriscono quindi che la città sarebbe stata “consacrata agli dèi”. Infine, nel nome latino Aesernia, o meglio nel nome osco Aisernio, è molto marcata l’assonanza con il toponimo Esere. Questo nome è un’epiclesi di Ercole e compare in un frammento di ceramica di origine osca, trovato a Campochiaro. Di conseguenza, tale origine potrebbe indicare che Aesernia è una città sacra dedicata ad Ercole.
Cattedrale di San paolo Apostolo
È la chiesa più importante della città, cattedrale della diocesi di Isernia-Venafro è dedicata a San Pietro Apostolo e si trova in piazza Andrea. L’edificio attuale sorge su un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. di cui è rimasto integro l’intero podio da cui è possibile ricostruirne la forma. Il tempio era un capitolium, cioè un tempio dedicato alla triade capitolina che aveva l’ingresso dalla parte opposta rispetto alla collocazione attuale. In epoca medioevale venne costruita una cattedrale di stile greco-bizantino che rispettava la disposizione del precedente tempio pagano. Nel 1349 questo edificio fu distrutto completamente da un terremoto e venne costruito un nuovo edificio nella disposizione moderna. Agli inizi dell’800 un nuovo terremoto lesionò gravemente la chiesa che venne ricostruita nella stessa sede ma di dimensioni maggiori e di aspetto molto simile a quello attuale.
L’aspetto attuale è dovuto ai restauri neoclassici nella seconda metà del XIX secolo che presenta il grande timpano triangolare in travertino, è sorretta da due coppie di pilastri agli angoli e da quattro alte colonne ioniche sulla fronte. Lo spazio interno appare suddiviso in tre navate con pilastri decorati da lesene corinzie in marmi policromi.
Percorso degli scavi sotto il pavimento della Cattedrale
Arco di San Pietro
I monumenti importanti sono: l’Arco di San Pietro e la torre campanaria della Cattedrale. La struttura è posta lungo l’asse principale della città, e la sua funzione era quella di servire due chiese: quella dedicata a San Pietro e quella dedicata a San Paolo. Il campanile che oggi possiamo ammirare risale sicuramente ad un periodo successivo alla ricostruzione della Cattedrale, in seguito al terremoto del 1349. I cambiamenti subiti dalla struttura sono sicuramente notevoli, ma la parte inferiore rispecchia in tutto l’originale trecentesco con base più antica, del IX secolo. L’arco di San Pietro è una torre quadrata gotica, con archi a sesto acuto, ed un orologio nella parte terminante. Le quattro statue togate romane presenti agli angoli interni degli archi provenivano dall’area dell’antico foro romano.
Statua delle vittime del X Settembre
Il monumento dedicato alle vittime del bombardamento è una scultura bronzea alta circa 6 metri, rappresentante una figura maschile tra le macerie, che si ripara dall’attacco aereo.
Chiesa Santa Chiara
Fontana Fraterna
Tra i numerosi monumenti della città ricordiamo la Fontana della Fraterna, dedicata a Papa Celestino V (natio del luogo) e risalente al XIV secolo, la Cattedrale, di epoca alto-medievale e costruita su un tempio del III secolo a.C, un’elegante fonte pubblica, nonché simbolo, della città.
Annoverata anche dall’Enciclopedia Treccani fra le più belle d’Italia, con sei getti d’acqua, dalle inusuali forme di un loggiato, realizzata con blocchi di pietra calcarea compatta. Anticamente sorgeva in piazza Fraterna, di fronte alla chiesa della Concezione, ma dopo il bombardamento alleato del 1943 è situata in piazza Celestino V, nel cuore del centro storico della città. E’ formata principalmente da una serie di archi a tutto sesto; i primi tre sono sorretti da colonne circolari (quelli a sinistra) mentre dall’altro lato le colonne sono di forma ottagonale. Al centro della fontana c’è una lastra di marmo più grande delle altre ed è decorata con due delfini ed un fiore; anche questa lastra è di origine romana e forse proveniente da un edificio sepolcrale. A sostegno delle colonne ci sono dei capitelli di forme diverse.
L’eremo dei Santi Cosma e Damiano
Il santuario è meta di pellegrinaggio, così come l’Eremo dei Santi Medici Cosma e Damiano, situato su un colle nei pressi di Isernia.
La Chiesa fu costruita sui ruderi di un tempio pagano molto antico, ma si hanno notizie della costruzione soltanto dal 1130. Questo tempio era dedicato al culto di Priapo, dio protettore della virilità. Con l’avvento del Cristianesimo, tale culto è continuato e non a caso furono scelti i due santi medici come titolari della nuova Chiesa.
Biblioteca di Isernia
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco, costruita nel 1222 per volere di Francesco di Assisi quando passò per Isernia.
Scorci di Isernia
La provincia di Isernia è molto apprezzata dagli amanti dello sci,qui infatti si trova la più importante località sciistica del Molise: Capracotta, nell’Appennino molisano, dove oltre alle discese classiche, gli appassionati di questo sport possono dilettarsi in altre attività come lo sci di fondo, lo sci escursionismo e lo sci alpinismo.
La natura incontaminata e la presenza di parchi e riserve naturali rende inoltre la Provincia di Isernia il luogo ideale per escursioni a piedi (trekking), a cavallo e in bicicletta, magari visitando i caratteristici tratturi molisani.
E’ inoltre possibile praticare sport come golf e parapendio.
Per gli appassionati di speleologia, si segnala la meravigliosa Grotta di san Michele a Sant’Angelo in Grotte, nel comune di Santa Maria del Molise.
Infine gli amanti dell’artigianato troveranno nella zona di Isernia numerosi oggetti caratteristici, frutto di antiche tradizioni.
Di particolare interesse una visita nei luoghi in cui ad esempio si costruiscono le zampogne, o in una delle fonderie di campane di Agnone, o dove si lavorano i coltelli, il tombolo o il rame.